1000 anni fa...
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L’AIAS ha organizzato il 29 luglio del 2000 in collaborazione con il Comune città di Capodistria, il Comune di Venezia e la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria una manifestazione per celebrare la stipula dell’accordo del 932 fra la Repubblica di Venezia ed il Comune di Capodistria “ACTUM IN CIVITATE IUSTINOPOLIS”.
"1000 ANNI FA, COME OGGI"
Le città di Venezia e di Capodistria hanno celebrato insieme, a distanza di oltre un millennio, lo storico trattato di collaborazione “Actum in civitate Iustinopolis”.
Sabato, 29 luglio 2000, un veliero veneziano è arrivato al molo di Capodistria ed ha sbarcato cento bottiglie di vino, quale restituzione di un dono, nel ricordo di una amicizia millenaria fra i capodistriani ed i veneziani.
Nell’anno 932, Capodistria e Venezia stipularono, da pari, un accordo in cui i capodistriani s’impegnavano, tra l’altro, ad inviare ogni anno cento anfore del miglior vino al Doge Pietro Candiano II, “vita sua durante”, dopo la vendemmia.
I veneziani, infatti, per gli istriani si erano adoperati per rendere sicuro il mare e per liberarlo dalle incursioni dei pirati saraceni e narentani, con ciò garantendo i commerci e dunque la prosperità.
La tradizione proseguì negli anni successivi, anche a beneficio del Doge Pietro Orseolo II, che nell’anno 1000, partendo da Venezia il giorno dell’Ascensione, in uno specchio di mare ormai pacificato, giunse fino a Ragusa, stringendo un patto di amicizia con tutte le città dell’Istria e della Dalmazia.
La pace nell’area durò un secolo e mezzo; l’aver restituito oggi il dono, partendo da Venezia, significa aver voluto ipotecare con la forza dei gesti simbolici un po’ del prossimo, comune futuro.